sabato 28 ottobre 2023, ore 16:00 e ore 18:00
Quando nessuno vede
una performance di Claudia Borri
* Prenotazione obbligatoria.
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La Fondazione Luciana Matalon presenta “Quando nessuno vede”, uno spettacolo di teatro danza che andrà in scena sabato 28 ottobre 2023 con due repliche, una alle 16:00 e una alle 18:00.
“Quando nessuno vede” è ispirato all’omonima raccolta di poesie di Claudia Borri. Lo stesso ritmo della pièce è cadenzato secondo lo sviluppo del libro: divisa in tre atti, l’opera è una contaminazione tra danza, poetry reading, musica classica ed elettronica.
Il processo creativo che ha dato vita alla performance inizia da una serie di improvvisazioni sulle singole poesie, seguito da ipotesi di partitura musicale, fino alla creazione della struttura drammaturgica e di un piano di regia in linea con i capitoli del libro.
Tra i riferimenti da cui l’autrice trae ispirazione per la redazione delle poesie, la poetessa indiana Rupi Kaur, per il suo tratto ermetico e dal messaggio immediato, e la scrittura allusiva e tormentata di Alda Merini.
In ambito performativo così come nella scrittura vige il concetto di antitesi: non è la forma ad essere il fine ultimo, ma la libera espressione che si ottiene percependo il corpo del partner, alternando la forza del movimento, o contrazione, e il rilascio senza un fine prettamente estetico.
Come afferma l’autrice e performer Claudia Borri: «L’ispirazione principale è la danzatrice e coreografa Pina Bausch ed il suo raccontare la vita attraverso emozioni e vissuto dei suoi “danzattori”; ma anche coreografi quali Juliano Nunes, il cui vocabolario si bilancia tra movimenti pieni e fluidi e figure nette e affilate; i fratelli Imre & Marne van Opstal conosciuti per il loro lavoro di partnering eclettico, influenzati a loro volta da compagnie come la Batsheva Dance Company o ancora dal Nederlands Dans Theater.
Dal punto di vista musicale il focus è la contaminazione tra musica classica ed elettronica, con riferimenti quali Nils Frahm, con il suo approccio anticonvenzionale a strumenti come il pianoforte; Brian Eno, celebre per l’uso dell’ambiente sonoro; ma anche suoni mistici e intensi, quasi come un mantra, del duo francese The Blaze.»
In scena due danzatori intraprendono il viaggio dell’amore, come descritto nei testi poetici: dalla sofferenza all’indecisione, dalla paura alla leggerezza con cui si affrontano i sentimenti e la vita stessa. I contrasti e le contraddizioni assumono un ruolo centrale per riuscire a definire sé stessi nell’eterno divenire delle sensazioni. Eppure la speranza e la voglia di amare di nuovo si impongono come forza vitale, perché all’oscurità si mescola sempre un po’ di luce, dentro e fuori di noi.
Il pubblico, libero di muoversi nello spazio, è protagonista e partecipe dell’azione, capace così di immedesimarsi e ritrovarsi in quei sentimenti così familiari.
La parola chiave del progetto è interdisciplinarità: il bagaglio culturale acquisito dai singoli artisti nelle diverse discipline viene accolto e valorizzato in scena, senza che l’uno sovrasti l’altro, in quanto l’obiettivo ultimo di questo percorso creativo è quello di esaltare il dialogo e lo scambio tra i rispettivi saperi.
Lo spettacolo è un progetto di Claudia Borri, protagonista con Alessandro Lely. Il sound è prodotto da Filippo Ripamonti, che ha incorporato l’uso delle voci di Claudia Borri e Giacomo Fava. Costumi “Corpi su corpi” di Jacopo Bernè.
danzatori Claudia Borri, Alessandro Lely
voci Claudia Borri, Giacomo Fava
sound Filippo Ripamonti
costumi “Corpi su corpi” di Jacopo Bernè
Biografie
CLAUDIA BORRI (Torino, 1996 – vive e lavora a Milano) è una danzatrice, coreografa, cantante e poetessa. Dall’età di cinque anni si approccia al mondo della danza classica, aprendosi poi al modern e heels, conseguendo, infine, il Diploma Regionale di Ballerino Professionista presso la scuola Dancehaus di Milano.
Lavora come danzatrice per coreografi quali Susanna Beltrami, Matteo Bittante, Stefano Fardelli e successivamente inizia la sua carriera da insegnante. In parallelo avvia la sua personale ricerca coreografica fino a portare in scena “Space of Hearts”, spettacolo di fine corso, al Teatro Pime di Milano. Attualmente in scena con il musical “Dolcemente Complicate”, di cui ha curato anche la parte coreografica, a Milano collabora con agenzie di moda e spettacolo. È autrice della raccolta di poesie “Quando nessuno vede”, pubblicata nel marzo 2021 e presentata al Salone del Libro di Torino nel 2022. Ha preso parte alla Biennale di Mykonos 2023 con un progetto video intitolato “Regeneration” le cui musiche sono state curate da Filippo Ripamonti.
FILIPPO RIPAMONTI (Casale Monferrato, 1999) è un compositore e produttore musicale, vive e lavora tra Milano e il lago Maggiore. I suoi studi con la chitarra cominciano all’età di sei anni, e prosegue poi la sua ricerca accademica con pianoforte e percussioni. Questa eredità da polistrumentista gli ha fornito gli strumenti giusti per la composizione. Nel 2017 inizia a studiare composizione per il multimediale, il cinema e la televisione presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado.
La carriera dell’artista passa dalla batteria metal ai timpani dell’Orchestra classica, fino al lavoro da Dj ed Electronic Live music. Il focus principale della sua ricerca è la musica per la multimedialità, i nuovi generi e una combinazione di forme musicali.
ALESSANDRO LELY (L’Aquila, 1992) dopo anni di esperienza con il breaking, la ginnastica artistica, studia Hip Hop a Parigi e arriva poi a Milano per iniziare il percorso accademico.
Continua a studiare la cultura Hip Hop e le sue derivazioni: Popping, Locking, Wacking insieme a Voguing e House dance presso la Modulo Factory. Completa questi studi approfondendo la danza classica presso DanceHaus di Susanna Beltrami e lavorando nella sua compagnia di danza. Ad oggi libero professionista da circa 10 anni, lavora in diversi campi delle arti dello spettacolo: dal teatro alla televisione, dalla moda, a eventi pubblici e privati fino al mondo pubblicitario.
GIACOMO FAVA (Milano, 1999) Appassionato di letteratura, musica e teatro, a 18 anni frequenta il corso accademico di recitazione di Scuola Mohole. Successivamente partecipa a stage e workshop di Commedia dell’Arte, teatro fisico e improvvisazione teatrale all’AIDAS di Versailles e all’ATF di Torino e di drammaturgia al Teatro Bellini di Napoli. Con il collettivo “Foma Fomic” scrive, dirige e recita in due spettacoli di teatro-canzone: “Foma Fomic nello Spazio” (2020) e “Lo sbarco in Lombardia” (2022). Nel 2021 collabora come sceneggiatore con il regista Samuele Bergamini, candidato ai David di Donatello. È una delle voci dei podcast di Rizzoli Education.
Costo del biglietto: €10 previa iscrizione all’Associazione Amici della Fondazione (€ 2)
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info e prenotazioni:
Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67, Milano
02.878781
[email protected]
www.fondazionematalon.org